Siamo un gruppo di quattro amiche, unite dal desiderio e dalla volontà di provare a costruire momenti di arricchimento, spazi di condivisione e di confronto. Il nostro cammino formativo è stato simile: ci siamo conosciute fra i banchi dell’Università alle prese con le Lettere e la Filosofia. Il nostro percorso ci ha portate a maturare la convinzione che non si debba mai smettere di provare a diffondere punti di vista nuovi e a stimolare la curiosità.

Non siamo educatrici per formazione accademica, il nostro approccio è dettato dall’entusiasmo e dalla voglia di metterci in gioco attraverso il continuo approfondimento di tematiche a noi care che rispondano a istanze per noi importanti. Non abbiamo la pretesa di creare qualche cosa che sia in sé perfetto, ma qualcosa di perfettibile.

Con questo progetto vogliamo provare a metterci, noi in primis, in ascolto dell‘Altro e della sua diversità, con l’auspicio di compiere un vero e proprio viaggio nella direzione di un TU; un percorso che è movimento nell’attesa. Se attendere significa «tendere verso», il nostro progetto vuol farsi movimento in direzione dell’accoglienza del valore della diversità come fonte di arricchimento e unione, poiché la diversità altro non è che una delle alternative alla solitudine.

Per fare tutto ciò vorremmo coinvolgere bambini della scuola primaria in una serie di giochi ed esperienze attive durante le quali applicheremo l’antico insegnamento della maieutica socratica, in un dialogo continuo volto a sfruttare i principi della Comunità di Ricerca al fine di stimolare curiosità e apertura a ciò che è nuovo, diverso, lontano da noi. «Nessuno si educa da solo, gli uomini si educano insieme» e insieme comprendono meglio se stessi.

• Crescita personale dei soggetti coinvolti, noi per prime.
• Creare un momento di riflessione e lasciare una traccia di tale riflessione nei soggetti
  coinvolti.
• Creare spazi educativi di condivisione.
• Aumentare la consapevolezza della diversità come valore arricchente: giocando con le metafore della matematica, la differenza (di genere) non sottrae nulla, ma aggiunge complessità e positività.
• Arricchire il concetto di diversità con nuove sfumature di significato: partendo dalle precomprensioni e dai pregiudizi impliciti ed espliciti dei bambini, fornire una nuova descrizione della tematica della differenza, ridefinire e riconsolidare le basi della relazionalità quotidiana.
• Aumentare la consapevolezza della complementarietà della diversità.
• Riflettere sulle pari opportunità e sulla loro concreta realizzazione fin dall’infanzia.

• Valutazione del tipo di attività concrete (giochi di ruolo, giochi che stimolino il pensiero critico, laboratori sulle emozioni, attività manuali, attività di ascolto, attività di lettura) e del materiale da utilizzare per realizzarle (lavagna, matite, fogli, cartelloni, immagini, filmati, canzoni, web, giochi interattivi, tools educativi specifici, allestimenti per migliorare e rendere più confortevole l’ambiente in cui si svolgeranno le attività).
• Contatto per verificare la disponibilità delle scuole e presentazione del nostro progetto;
• Condivisione degli obiettivi con la scuola.
• Accordo intorno al numero di incontri formativi (calendario).
• Erogazione momento formativo: realizzazione materiale delle attività, creazione del Diario di bordo cartaceo del progetto insieme ai bambini, creazione di un blog o Diario virtuale in cui inserire materiali elaborati durante gli incontri in modo che anche le famiglie possano rimanere aggiornate su ciò che accade in classe.
• Al termine del ciclo previsto sarà necessario creare un momento di restituzione per gli i insegnanti della scuola coinvolta nel progetto.
• Elaborazione di una relazione ed eventuale progettazione di step successivi.