Ri-Flettere il Genere

TIPOLOGIA: educazione e formazione, cultura e società, pregiudizi e prevenzioni, supporto e assistenza
Ri-Flettere il Genere


PERCHÈ VOTARE IL NOSTRO PROGETTO?

Perché è un progetto volto a promuovere dei cambiamenti significativi nel lungo termine relativamente a dinamiche implicite, stereotipate e cristallizzate, che difficilmente vengono scardinate. Crediamo che tale difficoltà sia legata al tipo di azioni pensate e sviluppate che, generalmente, propongono un “cambiamento dall’alto”, preorientato secondo modelli di sviluppo definiti a priori “migliori” o “corretti”. La nostra proposta, invece, è quella di far sì che ogni soggetto possa scoprire e sviluppare quelle conoscenze, quegli strumenti e quelle competenze che gli consentano di costruire traiettorie inedite e personali di cambiamento, non declinabili a priori.
Il promuovere cambiamento come processo personale di trasformazione fa sì che quanto appreso non provenga dall’esterno ma si sviluppi dall’interno, a partire dall’esperienza intima di ciascuno, producendo motivazione intrinseca che perduri nel lungo termine e consentendo, così, di ripensare con flessibilità ciò che prima veniva solo agito inconsapevolmente e rigidamente.



ABSTRACT
Tramite la creatività e i richiami alle esperienze personali, l'intento è quello di rintracciare e generare una motivazione a lungo termine che perduri oltre il tempo del progetto, e di promuovere lo sviluppo di una cultura dei generi improntata al rispetto e al riconoscimento, in un’ottica di reciproco arricchimento.

CITAZIONE

“La saggezza è saper stare con la differenza senza voler eliminare la differenza.”
Gregory Bateson

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IL NOSTRO TEAM


Siamo due studentesse di 24 anni; una frequenta la Magistrale in Psicologia Clinica, ľaltra, neolaureata in Scienze e tecniche psicologiche, attualmente è impegnata nella prosecuzione delle proprie esperienze di volontariato e di lavoro a diretto contatto nei contesti e per i contesti.
Entrambe siamo accomunate, oltre che da una consolidata amicizia, da una forte curiosità in merito alle tematiche che ruotano intorno al genere e alla differenza, così come al rapporto tra individualità e collettività.

LA NOSTRA IDEA IN POCHE PAROLE



Essendo consapevoli della pervasività e potenza dei processi di socializzazione nel determinare l’interiorizzazione di modelli e rappresentazioni stereotipati relativi al maschile e al femminile – fino al punto da renderli talmente impliciti e silenti da agirli inconsapevolmente – la nostra idea è quella di costruire una riflessività e un pensiero sul genere e sulla diversità a partire dall’azione e dalla partecipazione attiva dei giovani coinvolti; ciò affinché le attività svolte e i prodotti creativi elaborati consentano di far emergere in modo evidente le rappresentazioni, implicite e stereotipiche, di cui ognuno di noi è portatore e che, spesso, determinano disuguaglianze e discriminazioni di genere.

Riteniamo che per valorizzare le differenze di genere e la complementarietà tra queste ultime sia necessario primariamente un loro riconoscimento che chiami in causa l’esperienza personale di ciascun soggetto, motivandolo alla creazione di una cultura sui generi (maschili e femminili) e sulle differenze improntata al rispetto, al confronto e alla condivisione, nell’ottica di un arricchimento reciproco. Il target a cui si rivolge il nostro progetto è costituito da adolescenti di età compresa tra i 14 e i 19 anni.

CHE OBIETTIVI HA IL PROGETTO IN UN ANNO DA ADESSO?


  • Sviluppare una maggiore consapevolezza su cosa sia il “genere” in quanto costrutto (bio-psico-sociale, distinguendo tra sesso, orientamento sessuale, identità di genere e ruolo di genere.
  • Ripensare il concetto di “differenza”, non come deficit e scarto da un modello normativo di riferimento, ma come ricchezza e valore aggiunto di cui ciascun individuo è portatore.
  • Oltrepassare gli stereotipi e i pregiudizi di genere, acquisendone consapevolezza tramite l’esplicitazione delle proprie rappresentazioni sul maschile e sul femminile, in modo da ridurre disuguaglianze e discriminazioni.
  • Acquisire consapevolezza circa l’impatto che tali rappresentazioni stereotipiche hanno sulla costruzione di progetti di vita (es. orientamento professionale), sulla conduzione della quotidianità (es. divisione dei compiti), e sul modo di vivere la propria maschilità/femminilità (es. disagio, inadeguatezza, adesione a modelli precostituiti etc.).
  • Sviluppare una cultura della valorizzazione delle maschilità e delle femminilità nelle loro peculiarità, differenze e complementarietà. Cultura che sia improntata al confronto, al dialogo, al riconoscimento e al rispetto delle diversità così come alla cooperazione, consapevoli della ricchezza di cui è portatrice ogni individualità.
  • Far sì che ognuno possa sentirsi libero di esprimere se stesso e le proprie maschilità/femminilità, agevolando l’instaurarsi di relazioni e progetti di vita positivi, efficaci ed autentici.

LE PRINCIPALI COSE CHE SERVIRÁ FARE PER REALIZZARE IL PROGETTO


  • Focus groups sul costrutto di genere e sul concetto di differenza come momenti preliminari a successivi incontri formativi sulle medesime tematiche. Questi verranno tenuti dai ragazzi, suddivisi in piccoli gruppi, secondo la metodologia della peer education. Al termine di ogni incontro sono previsti role play e debriefing, in modo da promuovere apprendimento dall’esperienza all’interno della circolarità azione-riflessione.
  • Incontri di formazione partecipata sull’impatto che gli stereotipi di genere hanno sulla nostra quotidianità, anche attraverso le politiche sociali vigenti (es. conciliazione famiglia-lavoro, congedi): blob; brainstorming; testimonianze di insegnanti e genitori dei partecipanti circa il modo in cui le proprie rappresentazioni sul genere influiscono su aspettative, traiettorie evolutive e stili di insegnamento/genitoriali, e circa il modo in cui vivono la propria appartenenza di genere all’interno dei contesti di vita; role playing/role taking sull’impatto delle differenze di genere nei vari ambienti di vita, debriefing finale.
  • Laboratorio “Che Genere di realtà?”: divisione dei soggetti in piccoli gruppi omogenei per genere ognuno dei quali dovrà rappresentare, tramite video e cortometraggi, il gruppo opposto in contesti di vita in cui la differenza di genere costituisce un elemento saliente (scuola/eduzione, lavoro, genitorialità/area domestica); visione dei video; successivi focus groups e discussioni di gruppo volti ad indagare quanto emerso.
  • Laboratorio “Ri-solversi insieme”: attività di problem solving in gruppi misti per genere, in un’ottica di valorizzazione delle differenze e della complementarietà tra i generi. La collaborazione, lo scambio e il confronto risultano vincolanti per il raggiungimento dell’obiettivo finale. Al termine di ogni attività verranno attivate discussioni di gruppo volte a cogliere come la formulazione delle soluzioni sia connessa al genere d’appartenenza e la ricchezza di cui ogni individualità è portatrice.
  • Laboratorio “Esercizi di stile”: suddivisione dei soggetti in piccoli gruppi eterogenei per genere, ognuno dei quali dovrà elaborare un oggetto creativo (una frase, una fotografia, un’immagine) che racconti di un episodio rappresentativo della complementarietà tra i generi e del valore annesso alla differenza. Ogni gruppo presenterà il prodotto realizzato e successivamente verranno attivate discussioni di gruppo.
  • Condivisione dei prodotti realizzati nel laboratorio “Esercizi di stile” su piattaforma elettronica permanente. Ad ogni condivisione verranno nominate tre persone che non hanno partecipato al progetto a cui sarà richiesto di condividere un proprio prodotto che rappresenti il valore della differenza di genere e di nominare a propria volta altri tre amici.
  • Mostra fisica e virtuale – permanente – dei prodotti realizzati dai giovani partecipanti (video, cortometraggi, fotografie, immagini, frasi).


 

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