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Beyond our differences

TIPOLOGIA:  culturale/pedagogico, prevenzione, supporto/assistenza

555 voti totali

PERCHÈ VOTARE IL NOSTRO PROGETTO?

  • Il nostro progetto ha un doppio obiettivo: quello culturale/pedagogico di prevenire la violenza contro le donne, avviando una riflessione sulla differenza di genere, e quello, molto più pragmatico, di supportare le donne vittime di violenza, garantendo l’ingresso in una casa rifugio.
  • Il nostro punto di forza è la connessione tra gioco e realtà. Siamo convinte, infatti, che il gioco sia una componente essenziale della vita (a qualunque età), ma deve avere dei risvolti pratici anche nella vita reale. Attraverso il gioco vogliamo aiutare materialmente le donne.
  • Vogliamo valorizzare le differenze culturali. L’idea di scegliere bimbe che rappresentino i cinque continenti vuole anche aiutare a combattere il razzismo, aiutando a conoscere culture diverse dalla nostra.
  • Vivendo ogni giorno la realtà di un centro antiviolenza e stando a contatto con donne (e bambini) vittime di violenza, siamo consapevoli delle loro esigenze, ma anche di come muoverci in un campo così delicato.

ABSTRACT
La violenza contro le donne è frutto di un modo errato di stare al mondo. Con questo progetto vogliamo, attraverso il gioco, aiutare le persone a fare delle scelte nuove, che rispettino le differenze culturali e di sesso. L’idea di finanziare un percorso che permetta alle donne di sfuggire a tanti maltrattamenti con i ricavi vuole, invece, coinvolgere direttamente il cittadino nella lotta contro la violenza, consapevoli che la partecipazione sia la forma più alta di interesse.

CITAZIONE
“Amate, rispettate la donna. Non cercate in essa solamente un conforto, ma una forza, una ispirazione, un raddoppiamento delle vostre facoltà intellettuali e morali. Cancellate dalla vostra mente ogni idea di superiorità: non ne avete alcuna. Un lungo pregiudizio ha creato, con una educazione disuguale e una perenne oppressione di leggi, quell’apparente inferiorità intellettuale, dalla quale oggi argomentano per mantenere l’oppressione.”
Giuseppe Mazzini

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IL NOSTRO TEAM


Siamo due ragazze di 25 e 24 anni e ci siamo conosciute al centro antiviolenza dove da sette mesi siamo volontarie di servizio civile. Una è giornalista, ma da sempre attenta ai temi della violenza di genere tanto da scegliere come argomento per la propria tesi di laurea i femminicidi, quando questo termine era ancora sconosciuto in Italia; l’altra è laureanda in psicologia ed è ben consapevole che la violenza contro le donne è anche violenza contro i bambini. Nel nostro piccolo, ogni giorno facciamo qualcosa per aiutare le donne nel loro percorso di autonomia, ma sogniamo di vivere in un mondo dove non ce ne sia più bisogno.


LA NOSTRA IDEA IN POCHE PAROLE


La nostra idea è quella di realizzare una storia interattiva che ha per protagoniste cinque neonate, una per continente. Il genitore-player guiderà la loro crescita, influenzando, con le proprie scelte, le loro vite, soprattutto quando si scontreranno con i problemi legati alla differenza di genere nel loro continente. Si tratta di una avventura grafica basata su enigmi ed elementi di gioco di ruolo con particolare attenzione alla progressione del personaggio. Il percorso prevede la possibilità di giungere a finali differenti.

Vorremmo che questo videogioco venisse utilizzato nelle scuole e nei luoghi di aggregazione giovanile e diventasse disponibile tramite una app scaricabile (a pagamento) sul proprio smartphone. I soldi ottenuti dalla vendita del prodotto verranno utilizzati per garantire ad una donna (e magari di più!) l’ingresso in una casa rifugio e il sostegno nel suo percorso di uscita dalla violenza.


CHE OBIETTIVI HA IL PROGETTO IN UN ANNO DA ADESSO?


  • Ottenere una buona risonanza per il progetto, sia a livello mediatico, sia in numero di utenti del videogioco e di downloading dell’app.
  • Avviare un dialogo con le istituzioni che si occupano di formazione per rendere fattibile l’utilizzo del gameplay anche in ambito scolastico.
  • Creare un blog in cui i players possano confrontarsi sui diversi percorsi e possano trovare consigli, confrontandosi anche con persone esperte in materia.
  • Avviare il percorso di sostegno di una donna in una casa rifugio, valutare l’idea di “seguirlo” anche mediaticamente, attraverso un blog ad esempio, per informare gli utenti sui “progressi” della donna stessa.
  • Sensibilizzare l’utenza sulle differenze di genere, anticamera della violenza.
  • Far conoscere l’attività dei centri antiviolenza sul territorio nazionale, incrementando il rapporto di fiducia tra i centri stessi e i cittadini.


LE PRINCIPALI COSE CHE SERVIRÁ FARE PER REALIZZARE IL PROGETTO


  • Bisognerà inventare materialmente il videogioco, mettendo a punto la storia, ma anche la veste grafica. Per farlo occorrerà individuare dei professionisti che gestiscano questa fase relizzativa.
  • Sarà necessario pubblicizzare il gioco, attraverso una campagna integrata che punti ovviamente sul web (social network e video esplicativo su youtube), ma anche contattando le istituzioni scolastiche per spiegare il progetto e l’importanza che può avere il loro contributo. Valutare l’idea di scegliere un testimonial che possa contribuire al lancio del gameplay.
  • Occorrerà quantificare la capacità di monetizzazione del progetto e individuare la/e struttura/e disponibile/i ad accogliere una o più donne vittime di violenza il cui percorso sia garantito da questo progetto.


 

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