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SI PUO’….RINASCERE

TIPOLOGIA:  prevenzione, sicurezza/difesa, supporto/assistenza

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PERCHÈ VOTARE IL NOSTRO PROGETTO?

Va riconosciuto che essere DONNA in qualsiasi luogo, è più difficile. È stato in ogni tempo così, ma oggi, in un’epoca in cui i diritti umani, sotto l’alto patronato dell’ONU, sembrano doversi affermare sempre più ma in realtà non è così, poiché le donne sono ancor oggi vittime di violazioni anche gravi dei loro diritti. Partendo da questo presupposto pensiamo che il nostro progetto non nasce come idea innovativa, ma nasce dalla considerazione che il nostro territorio è ancora privo di qualsiasi servizio specifico sulla problematica della violenza sulle donne. Perché’ votare:

  • Perché’ crediamo che il nostro progetto possa dare sostegno alle donne del nostro territorio prive di qualsiasi servizio specifico.
  • Perché’ la rete tra istituzioni pubbliche e professionalità specifiche è in fase di costruzione
  • Perché da questo potremmo dare alla nostra comunità la dimostrazione che la realtà può cambiare basta volerlo, perché crediamo che volere è potere sempre.

ABSTRACT
Il progetto mira a realizzare un Centro Antiviolenza che consenta l’accompagnamento, la fuoriuscita dalla violenza e la costruzione di nuovi percorsi di vita che produrranno certamente un forte e positivo impatto sulle famiglie e sull’intera società, in termini d’inclusione ed autopromozione dei soggetti a rischio (donne e minori) e di sviluppo del principio delle pari opportunità.

CITAZIONE
“Non c’è niente di più bello di una donna in rinascita. Non c’è niente di
più bello di una donna, quando si rialza. Dopo la caduta. Dopo la
tempesta. E ritorna più forte e bella di prima.
Con qualche cicatrice in più nel cuore, sotto la pelle……. Ma con la
voglia di spaccare il mondo. Solo con un sorriso…….”
Jack Follam «Donna in rinascita»

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IL NOSTRO TEAM


Sono una psicologa e specializzanda in psicoterapia sistemico-relazionale della famiglia, in più sono anche mediatrice familiare. Ho 29 anni e dal 2009 sono addentrata nel mondo dell’associazionismo e, portando avanti lo «spirito della rete», cerco di dare un contributo al territorio in cui sono nata e cresciuta offrendo la mia professionalità. Proprio quest’anno ho iniziato, insieme ad altre professioniste del sociale, un nuovo e per me importante progetto: ci siamo costituite in un’associazione onlus, della quale io sono la rapppresentante legale, che si occuperà esclusivamente di fornire sostegno alle donne e ai minori vittime di maltrattamento e di ogni forma di violenza (fisica, psicologica, economica e sessuale) familiare ed extra familiare, nonché in situazioni di disagio e di diffondere la cultura della non violenza e dell’importanza dell’autodeterminazione della donna e dell’inviolabilità del corpo femminile. L’obiettivo che io e chi mi sta accanto stiamo cercando di realizzare è creare un centro antiviolenza, totalmente a regime di volontariato e con la collaborazione degli Enti Locali.


LA NOSTRA IDEA IN POCHE PAROLE


Il progetto mira a realizzare un Centro Antiviolenza che consenta l’accompagnamento, la fuoriuscita dalla violenza e la costruzione di nuovi percorsi di vita che produrranno certamente un forte e positivo impatto sulle famiglie e sull’intera società, in termini d’inclusione ed autopromozione dei soggetti a rischio (donne e minori) e di sviluppo del principio delle pari opportunità. Infatti, le azioni proposte, che mirano alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno della violenza, risultano altamente efficaci rispetto agli effetti disastrosi che esso produce sulle donne e sui minori ed alla trasmissione intergenerazionale della violenza. Inoltre, il progetto determinerà la riscoperta, la valorizzazione e la mobilitazione delle risorse del territorio e produrrà un lavoro in sinergia, attraverso il coinvolgimento delle differenti professionalità degli attori sociali dei settori pubblici e privati, anche allo scopo di evitare la sovrapposizione e la frammentazione degli interventi.


CHE OBIETTIVI HA IL PROGETTO IN UN ANNO DA ADESSO?

Il progetto si propone di fornire alle donne che hanno subito violenza e/o maltrattamenti:

  • un centralino telefonico che risponda ai bisogni delle donne che subiscono violenza e/o maltrattamenti;
  • l’accoglienza delle donne attraverso l’attivazione del servizio di Prima Accoglienza, per l’analisi della domanda;
  • l’accompagnamento individuale attraverso colloqui periodici di supporto e verifica;
  • consulenze legali a supporto del percorso di accoglienza alle donne;
  • consulenze psicologiche individuali e di gruppo a supporto del percorso di accoglienza;
  • la divulgazione d’informazioni sui servizi territoriali, sulle attività svolte dal servizio e sui temi inerenti la violenza.


LE PRINCIPALI COSE CHE SERVIRÁ FARE PER REALIZZARE IL PROGETTO


  • formazione dei volontari con coinvolgimento di associazioni che lavorano nel settore;
  • formazione della rete dei responsabili dei Servizi coinvolti finalizzata alla formulazione di protocolli di intervento;
  • Apertura del Centro Antiviolenza avente sede in un immobile concesso da uno degli Enti aderenti al progetto;
  • attività del centro:
  1. Sportello che persegua gli obiettivi dell’informazione e della prevenzione assumendo una funzione di referente territoriale. 
  2. Centro di ascolto rivolto all’accompagnamento della donna nel suo percorso di fuoriuscita dal maltrattamento.

In concomitanza all’apertura del Centro, attività di promozione del Centro Antiviolenza.


 

ID: 490205


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