Humil-Mente: dallo scarto al riscatto

Humil-Mente: dallo scarto al riscatto
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CATEGORIA: Occupazione, sviluppo economico e sviluppo tecnologico

PERCHÈ VOTARE L'IDEA?
  • Per ridare dignità ai percorsi di vita dei richiedenti asilo, alle loro esperienze formative e professionali pregresse, alle loro aspettative inascoltate;
  • Per avviare esperienze economiche innovative, che ridiano valore alle produzioni tradizionali locali e senso ai fenomeni migratori che toccano il territorio;
  • Per costruire e diffondere un modello di produzione e di costruzione delle relazioni umane, “alternativo” a quello dominante;
  • Per generare nuova socialità, in cui l’uomo torni ad essere al centro.
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IL TEAM



Di formazione una antropologa e una legale, veniamo da strade totalmente diverse, che con modalità differenti e in spazi di vita lontani ci hanno portato a maturare visioni e sogni comuni. Ci siamo incontrate al bivio del famigerato mondo dell’ “Accoglienza” a richiedenti asilo e titolari di protezione, impegnate come operatrici – sociale e legale – in progetti e strutture che ci hanno fatto sperimentare la necessità di dare un orizzonte più ampio e meno asfittico a concetti come «integrazione sociale» e «inclusione».

L’IDEA IN POCHE PAROLE



«Se oggi non valgo nulla non varrò nulla nemmeno domani; ma se domani scoprono in me dei valori, vuole dire che li posseggo anche oggi. Poiché il grano è grano, anche se la gente dapprima lo prende per erba.» V. Van Gogh

Sogniamo di avviare percorsi di formazione professionale e inserimento lavorativo rivolti a richiedenti asilo e rifugiati, per contribuire alla loro realizzazione personale valorizzandone le esperienze pregresse e dando voce alle loro aspettative. Teatro del progetto è una casa colonica di proprietà sulle colline marchigiane (Massignano, AP), in cui implementare attività agricole, artigianali e turistico-ricettive, sviluppate in un’ ottica di scambio positivo e fecondo con la comunità locale, di valorizzazione delle specificità del territorio e di eco-sostenibilità.

A CHI SI RIVOLGE L’IDEA


  • Ai richiedenti asilo e titolari di protezione che abitano il territorio marchigiano, offrendo loro percorsi di formazione e lavoro in linea con le loro esperienze pregresse, non facilmente collocabili nel nostro contesto economico produttivo;
  • agli enti pubblici e privati che gestiscono servizi di accoglienza, diventando punto di riferimento nel loro lavoro di facilitazione all’inserimento sociale dei beneficiari;
  •  alla comunità locale del territorio individuato, volendo generare occasioni di incontro tra essa e i beneficiari del progetto, per la costruzione di un nuovo modo di stare insieme;
  • ai consumatori e a fruitori dei servizi turistici, per contribuire al diffondersi di una nuova cultura economica e di «godimento» della terra e dei luoghi.

CHE OBIETTIVI HA L’IDEA DA QUI A UN ANNO?


  • Costituzione di un gruppo di lavoro completo nei ruoli e definito nella sua forma giuridica;
  • Formazione e acquisizione di competenze specifiche sull’imprenditoria sociale;
  • Avvio di attività formali ed informali di individuazione e raccolta di fondi da investire;
  • Ideazione e realizzazione di laboratori aperti ai beneficiari del progetto e alla comunità locale del territorio individuato, finalizzati a diffondere l’idea e i principi che lo fondano, gettando le basi culturali dello stesso;
  • Costruzione partecipata del progetto, con il coinvolgimento dei futuri beneficiari e della comunità locale.


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