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La Trappola dell’Amore

TIPOLOGIA:  prevenzione, supporto/assistenza

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PERCHÈ VOTARE IL NOSTRO PROGETTO?

Il nostro progetto è sicuramente una novità nel nostro territorio, caratterizzato quest’ultimo da una cultura ancora fortemente patriarcale e maschilista. È utile poterlo promuovere per favorire un’evoluzione collettiva del pensiero e per rendere tutti protagonisti attivi della propria vita. È un progetto economico, semplice, che si basa prevalentemente sull’impiego di qualità umane ed emotive. Diffondere la conoscenza delle dinamiche sottese e che anticipano la vera e stabile violenza fisica, avrebbe un impatto diretto sull’incidenza di conseguenze ben più gravi che potrebbero spingersi fino a provocare la morte di qualcuno.

ABSTRACT
La Trappola dell’Amore è un progetto di prevenzione che mira a facilitare la comprensione di situazioni sentimentali patologiche da parte di coloro che ne sono o potrebbero esserne vittime. Chi subisce violenza potrebbe non essere consapevole della dimensione patologica che lo circonda, tanto da spingere la persona a colpevolizzarsi. L’idea progettuale prevede l’istituzione di percorsi di supporto e attività creative atte a rielaborare il vissuto psicologico in maniera adattiva.

CITAZIONE
“.Distesa sul divano, con le mani tra le ginocchia, Mariam fissava i mulinelli di neve che turbinavano fuori dalla finestra.
Una volta Nana le aveva detto che ogni fiocco di neve era il sospiro di una donna infelice da qualche parte del mondo. Che tutti i sospiri che si elevavano al cielo si raccoglievano a formare le nubi, e poi si spezzavano in minuti frantumi, cadendo silenziosamente sulla gente.
“A ricordo di come soffrono le donne come noi” aveva detto. “Di come sopportiamo in silenzio tutto ciò che ci cade addosso”.”
K. Hosseini, Mille splendidi soli

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IL NOSTRO TEAM


Siamo due sorelle con una certa differenza di età, ma accomunate dall’interesse verso i problemi di rilevanza sociale.

Ho 26 anni, sono una Psicologa e di recente ho acquisito il titolo di Esperta in Psicodiagnostica e Valutazione psicologica. Svolgo attività volontaria da molto tempo a favore di una fitta rete di persone affette da problematiche di diverso tipo. Sono interessata al problema della violenza sulle donne a livello personale: sono una donna e mi considero una persona autonoma, in grado di decidere da sola e di operare in modo corretto e nel rispetto reciproco. Penso che tale cultura debba venire condivisa da tutti, uomini e donne, e che nella relazione ciascuno deve poter dare il proprio contributo per la sana crescita della coppia.

Ho 19 anni e sono una studentessa liceale e amante della poesia ermetica, infatti, in questo momento, sto partecipando a due concorsi letterari. La questione della violenza sulle donne mi interessa particolarmente perchè non accetto che ci siano ancora, e anche in crescita, episodi del genere, perchè le nostre amiche,tanti anni fa, hanno combattuto per il riconoscimento di vari diritti che nel corso del tempo ci sono stati riconosciuti. Perchè prima di tutto sono una donna anch’io, anche se piccola.


LA NOSTRA IDEA IN POCHE PAROLE


Il nostro progetto mira a prevenire le drastiche conseguenze a cui spesso porta la violenza, di qualsiasi tipo essa sia, attraverso una adeguata conoscenza delle dinamiche psichiche e inconsapevoli che spesso agiscono nel contesto relazionale senza che la vittima possa riconoscerle. Attraverso una idonea conoscenza di tali meccanismi, la persona può rivolgersi in netto anticipo agli organi competenti. La creazione di un sportello informativo permetterà di pubblicizzare l’attività all’intera cittadinanza, richiamando in questo modo l’attenzione degli organi competenti e sarà un punto di contatto con l’utenza finale, ovvero coloro che subiscono la violenza. Attraverso l’impiego di materiale psicodiagnostico sarà possibile rilevare i vissuti personali di disagio e intervenire di conseguenza, facilitando l’acquisizione di comportamenti adattivi e integrativi. Si prediligeranno tecniche di tipo creativo e immaginativo allo scopo di permettere alle vittime di attingere alle proprie risorse interne, e da qui partire per favorire l’evoluzione personale.


CHE OBIETTIVI HA IL PROGETTO IN UN ANNO DA ADESSO?


  1. Sensibilizzare la cittadinanza al problema della violenza sulle donne e favorire una cultura della condivisione di tali problemi.
  2. Richiamare un numero elevato di utenti, destinatari finali dell’intervento, e delle istituzioni che devono farsi carico del problema e delle sue conseguenze.
  3. Raccogliere dati quantitativi e qualitativi che permettano di rilevare il livello di disagio iniziale e il quadro psicologico dopo l’intervento di prevenzione, in termini di efficacia e da presentare alla cittadinanza.
  4. Investire sul gruppo, inteso come realtà comunitaria di condivisione e sostegno reciproci allo scopo di produrre un cambiamento favorito dalle capacità acquisite dal gruppo stesso nella risoluzione dei problemi e soddisfazione dei propri bisogni.


LE PRINCIPALI COSE CHE SERVIRÁ FARE PER REALIZZARE IL PROGETTO


  • Contattare tutti gli enti pubblici e privati (scuole, ammnistrazione comunale, organi di polizia, privati, professionisti,…) per favorire la conoscenza dell’idea progettuale e delle attività previste.
  • Reperire uno spazio fisico per la creazione dello sportello informativo e l’istituzione del gruppo di utenza
  • Creazione di una pagina web per facilitare i contatti con l’utenza e la conoscenza dell’attività a quanti fossero interessati per avanzare proposte e idee o per partecipare attivamente al progetto
  •  Istituzione di eventi formativi ed educativi nelle scuole per permettere ai ragazzi in età di sviluppo di conoscere il fenomeno e orientare il proprio comportamento e quello altrui verso la cultura del rispetto reciproco e della legalità


 

ID: 292304


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