S-BULLO-NATI

S-BULLO-NATI FACEBOOK LIKES RICEVUTI: 2052

TIPOLOGIA: tutela, sicurezza e difesa

PERCHÈ VOTARE IL NOSTRO PROGETTO?

La nostra idea progettuale intende realizzare percorsi che siano sia formativi che esperienziali, nei quali mettere in gioco il proprio sé, la propria personalità, al fine di consentire il riconoscimento dei propri e altrui punti di forza, delle proprie e le altrui risorse, ma anche delle debolezze e dei limiti, promuovendo anche il riconoscimento di eventuali difficoltà emotive e relazionali per poterle affrontarle.

Nessuno può farti sentire inferiore senza il tuo consenso. (Eleanor Roosevelt)

Scarica la presentazione in PDF


IL NOSTRO TEAM



Siamo due Psicologhe Cliniche dello Sviluppo e abbiamo esperienze pregresse nel lavoro con pre-adolescenti e adolescenti.

LA NOSTRA IDEA IN POCHE PAROLE



L’idea progettuale consiste nell’attuazione di un Training Pluridirezionale (durata 6 mesi) finalizzato alla prevenzione di condotte disadattive, come atteggiamenti di prepotenza e prevaricazione che possono sfociare in atti di Bullismo; al riconoscimento precoce di tali comportamenti a rischio a alla loro presa in carico. A tal fine, ai ragazzi saranno rivolte delle Metodiche (Perricone Briulotta, 2011) orientate al cambiamento e alla trasformazione del rapporto tra il soggetto e se stesso in termini di rappresentazioni, strategie e gestione sul piano cognitivo, emotivo e sociale della problematica affrontata; ai genitori e agli insegnanti saranno rivolti dei momenti formativi per fornire specifiche strategie inerenti le modalità di gestione della problematica.

A CHI SI RIVOLGE LA NOSTRA IDEA



L’idea progettuale è rivolta a ragazzi (di età compresa tra gli 11 e i 13 anni che frequentano la Scuola Secondaria di Primo Grado), a genitori ed insegnanti.

CHE OBIETTIVI HA IL PROGETTO IN UN ANNO DA ADESSO?



L’idea progettuale ha l’obiettivo di: promuovere competenza relazionale come atto preventivo fondamentale; promuovere empatia; promuovere educazione al dialogo; fornire informazioni sul tema in questione, sulla gestione della propria emotività e delle condotte aggressive; favorire la conoscenza di sé, dei propri limiti e delle proprie risorse e promuovere la conoscenza delle potenzialità positive delle relazioni. È possibile rintracciare gli esiti di tale intervento negli outcomes di potenziamento delle competenze relazionali del giovane adolescente e dei suoi vertici (genitori, insegnanti) di riferimento attraverso la prospettiva dello “strengthening” come intervento orientato a “rendere forte” il ragazzo (Perricone Briulotta, 2012). Questo training, pertanto, si configura come promotore di prosocialità e, di conseguenza, come fattore di protezione.

 

ID: 022909


I commenti sono chiusi.