SpiderGram: the CoWorking Club

SpiderGram: the CoWorking Club
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CATEGORIA: Occupazione, sviluppo economico e sviluppo tecnologico

PERCHÈ VOTARE L'IDEA?

L’idea è semplice ma efficace:
tutti oggi utilizzano app, smartphone, tablet e pc perché siamo in un’era
multimediale. Con questa proposta vogliamo dimostrare che l’uso di internet e
di supporti tecnologici è soprattutto un buon uso.
SpiderGram mette in contatto giovani, adulti, quindi persone, con il resto del
mondo, secondo la logica crescente della skills-sharing.
E voi, accettate la sfida?

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IL TEAM



Tre donne, tre amiche, tre studentesse. Un triangolo di energia, passione e
affetto.
Incontratesi per caso tre anni fa in Aula X e da allora inseparabili.
Le parole chiave: organizzazione, sinergia, complementarietà, (social) sharing,
co-working, multitasking e… «pugliesità». Le nostre idee partono dalle cose
semplici, come un’immagine, una frase o un sorriso, e si evolvono in risultati
efficaci e sempre utili. Mettiamo al servizio degli altri le nostre migliori capacità.
Citando un membro di questo trio: “se potessi organizzerei tutto, fino al ritmo
del mio battito cardiaco”. Questa frase ci rappresenta a pieno! Il problem
solving? Una sfida quotidiana!

L’IDEA IN POCHE PAROLE



Spidergram: un’app di co-working pensata per permettere ad ognuno di creare
un proprio canale e avviare una skill-sharing. Il sistema alla base è quello dei
token: ogni account possiede un indice di gradibilità, che aumenta
proporzionalmente al numero di servizi richiesti e alle valutazioni degli altri
utenti. Inoltre, una volta raggiunto e superato il cut-off, l’app provvederà a
fornire all’utente in questione un contributo monetario come incentivo a
continuare. Concretamente, i servizi ricoprono un’ampia gamma di settori:
formazione, servizi digitali, fai-da-te, ecc. I giovani possono così cominciare a
mettere in pratica le loro competenze in una piattaforma che li pone in contatto
con volti nuovi e giovani professionisti. Tutto ciò consente di sviluppare le
competenze necessarie nel nuovo mondo del lavoro, come il team work e/o
l’empowerment. Da una parte si impara a fare personal branding (“vendere” le
proprie competenze) dall’altra si attua la modalità sempre più diffusa del
freelance job.

A CHI SI RIVOLGE L’IDEA



Il target di riferimento sono i giovani tra i 17 e i 27 anni. L’idea si rivolge, quindi,
a studenti e neo-lavoratori e punta soprattutto a creare un primo potenziale
ponte tra mondo scolastico/universitario e mondo lavoro.

CHE OBIETTIVI HA L’IDEA DA QUI A UN ANNO?



L’app potrebbe diventare una vera e propria rete di cerco/offro, ampliare le
conoscenze, e diventare una forma di «lavoro telematico», di smart working,
attraction, recruitment in un settore informatico frequentato proprio dai giovani.
L’obiettivo da qui a un anno è di creare un’esperienza certificata che possa
essere presentata nel curriculum e riconosciuta come una vera e propria
attività lavorativa.
L’app sarà disponibile anche in lingue straniere.


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